martedì, 28 Novembre 2023
Il lavoro domestico: prospettive per i territori ai tempi della legge delega sulla non autosufficienza
3° REPORT DI RICERCA
Il 3° Rapporto di ricerca promosso da Fidaldo e realizzato dall’Istituto per la Ricerca Sociale (IRS) ruota attorno a un’idea chiave che appare sempre più cruciale per il buon esito degli interventi a sostegno del lavoro domestico: quella di creare azioni in rete, collegate tra loro.
Da alcuni anni stanno peraltro aumentando i progetti che vanno in questa direzione, sforzandosi di creare dei “ponti” tra diversi soggetti, pubblici e privati (ad es. tra enti gestori dei servizi socio assistenziali, enti di formazione, agenzie per il lavoro autorizzate, patronati, cooperative, associazioni), chiamati a partecipare ad un unico progetto, ma da punti di vista diversi: assistenza a domicilio, ma anche tutoraggio in fase di avvio del rapporto di lavoro, supporti dentro e fuori casa, trasporti, sostituzioni in caso di assenze dell’assistente, svolgimento delle pratiche burocratiche connesse alla contrattualizzazione, ecc.
Si tratta però di progetti ancora isolati, che rimangono residuali nel contesto dei provvedimenti oggi previsti a sostegno del settore domestico. I diversi interventi regionali e locali censiti nell’Atlante Fidaldo mostrano infatti – al di là di alcune importanti eccezioni – diverse criticità che oggi dobbiamo riconoscere e superare.
Servono nuove direzioni per il lavoro domestico, che a loro volta richiedono sia la capacità di adattare le risposte a una realtà mobile, refrattaria a risposte troppo strutturate, sia la capacità di coordinare e connettere interventi che rispondono a enti diversi: in questo caso Comuni, Asl, terzo settore, patronati, associazioni. La logica deve andare verso il “One stop shop”, del luogo unico che offre risposte diverse e le integra. È la logica dei Punti unici di accesso (PUA) di cui si parla nel DM 77/2022 (il decreto che ridisegna la sanità di territorio) ma anche nella Legge delega numero 33 in materia di assistenza agli anziani non autosufficienti, i cui decreti delegati sono attesi per il mese di gennaio 2024.
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