martedì, 21 Ottobre 2025
Linee guida nazionali per la definizione degli standard formativi degli assistenti familiari
Breve descrizione dell'intervento
Le linee guida, emanate in modo congiunto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dell’Istruzione e del Merito, dell’Università e della Ricerca, portano a realizzazione quanto previsto dalla legge delega di riforma dell’assistenza agli anziani (33/2023, art 5, lettera b) e dal conseguente decreto attuativo (d. lgs. 29/2024, art. 38) in tema di formazione per assistenti familiari. Hanno l’obiettivo di stabilire standard formativi uniformi sul territorio nazionale, finalizzati a uniformare e migliorare l’offerta formativa per le professioni di cura e a consentire l’acquisizione della qualificazione professionale di assistente familiare. Il testo mira a definire i contenuti delle competenze e i riferimenti univoci per l’individuazione e la validazione delle competenze pregresse.
Di seguito si sintetizzano gli elementi fondanti delle Linee Guida.
Riferimento normativo
Descrizione del Profilo Professionale
L’Assistente familiare è definito come un operatore che svolge attività di assistenza personale a soggetti con diversi livelli di non autosufficienza psicofisica, presso il loro domicilio, contribuendo a promuoverne l’autonomia e il benessere. L’assistente familiare opera come dipendente (assunto dalla famiglia o da un’Agenzia per il Lavoro). Il ruolo include:
- Supporto emotivo e relazionale
- Pulizia e igiene della persona e del suo ambiente di vita
- Preparazione e somministrazione dei pasti
- Movimentazione e accompagnamento
- Comunicazione con assisto/famiglia
- Monitoraggio dello stato di salute generale e sorveglianza sul rispetto di prescrizioni terapeutiche e medicinali
- Segnalazione tempestiva delle variazioni dei bisogni ai servizi preposti.
- Svolgimento di acquisti, funzioni amministrative e interfaccia con operatori professionali, se richiesto e su delega
Standard delle attività lavorative
Nell’ambito del Settore economico professionale “Servizi alla persona” dell’Atlante del lavoro e delle qualificazioni: ADA.20.02.01.
Standard delle competenze
- Competenze tecnico-professionali: mirano al presidio delle attività di assistenza alla persona (definite nel profilo).
- Competenze di salute e sicurezza: includono conoscenze di primo soccorso e relative alla disabilità e alle principali patologie croniche, degenerative o invalidanti. Viene fatto esplicito riferimento all’umanizzazione delle cure. Devono coprire anche la prevenzione e la sicurezza, comprese quelle ambientali in contesto domestico.
- Competenze personali e sociali: fanno riferimento alle competenze dell’area personale/sociale quali: “autoregolazione”, flessibilità, benessere, empatia, comunicazione e collaborazione (riferimento: Quadro comune europeo LifeComp).
- Competenze imprenditoriali: comprendono il “pensiero etico” e la sostenibilità, il prendere l’iniziativa, l’affrontare l’incertezza e il lavorare con gli altri (riferimento: Quadro comune europeo EntreComp, livello 3).
- Competenze digitali comprendono l’utilizzo di strumenti digitali e di comunicazione (riferimento: Quadro comune europeo LifeComp, livello minimo 3).
- Competenze linguistiche: riguardano la comprensione, la conversazione e la scrittura della lingua italiana (riferimento: Quadro comune europeo QCER, livello minimo B1).
Caratteristiche dell’offerta formativa e riconoscimento delle Competenze Pregresse
È fissata una durata minima di 70 ore complessive per gli obiettivi minimi di cui alle lettere a), b) e c). È prevista una progettazione modulare per consentire la massima personalizzazione in ingresso. Per agevolare la partecipazione è prevista la formazione a distanza (e/o E-learning), con un limite del 50% in modalità asincrona, escludendo le ore di formazione pratica (es. movimentazione, primo soccorso). È prevista l’individuazione e validazione delle competenze già acquisite, sia per riconoscere crediti di accesso alla qualificazione (anche da parte dei caregiver familiari) sia per favorire l’accesso a successivi percorsi di aggiornamento o ad altre qualificazioni nel settore della cura (es: operatore socio-sanitario, OSS).
Certificazione
La certificazione della qualificazione di assistente familiare è rimessa alla titolarità delle Regioni e delle Province Autonome di Trento e Bolzano (ai sensi del D. Lgs 16 gennaio 2013, n° 13). Al superamento delle prove di valutazione, verranno rilasciati singoli certificati di competenze oppure il certificato di qualificazione professionale di assistente familiare. I certificati rilasciati sono da ritenersi equivalenti sull’intero territorio nazionale.
Disposizioni transitorie
Gli assistenti familiari in possesso della certificazione di conformità alla norma tecnica UNI 11766:2019, acquisita prima dell’entrata in vigore del decreto, sono equiparati ai moduli di apprendimento tecnico-professionali (lettera a).
Le Regioni che non dispongono già di una qualificazione di assistente familiare coerente con gli standard definiti, dovranno attuare le Linee Guida entro 8 mesi dalla data di adozione.