martedì, 13 Luglio 2021
Toscana: Assegno di cura
Breve descrizione dell'intervento
La legge regionale 66/2008, “Istituzione del Fondo Regionale per la Non Autosufficienza”, rappresenta l’elemento attraverso il quale la Regione Toscana ha inteso accompagnare l’organizzazione di un sistema locale di welfare in grado di migliorare qualità, quantità e appropriatezza delle risposte assistenziali a favore delle persone non autosufficienti, disabili e anziane, promuovendo la realizzazione di un sistema improntato alla prevenzione della non autosufficienza e della fragilità e a favorire percorsi assistenziali domiciliari finalizzati ad una vita indipendente.
Un sistema che prevede, tra gli altri, contributi economici (assegni di cura) finalizzati all’assunzione di assistenti familiari per persone che si trovano in condizione di ‘disabilità gravissima’. Anche per le persone in condizione di disabilità grave è prevista la possibilità di usufruire di titoli di acquisto per il sostegno alle funzioni assistenziali della famiglia che si avvale di figure di assistenza regolarmente assunte, purché inseriti nel progetto personalizzato. Nell descrizione che segue, ci concentriamo sui contributi per la disabilità gravissima, rispetto ai quali con D.G.R. 680 del 13 giugno 2022 sono state emanate “Linee di indirizzo” per l’utilizzo delle risorse del Fondo per le Non Autosufficienze.
Riferimento normativo
Piano regionale per la non autosufficienza triennio 2019-2021;
D.G.R. 680 del 13 giugno 2022 relativa alle “Linee di indirizzo per l’utilizzo delle risorse del Fondo per le Non Autosufficienze destinato alle disabilità gravissime”.
Beneficiari
Persone con disabilità gravissima.
Gli interventi per le persone con disabilità gravissima hanno registrato un notevole incremento nel triennio di vigenza del PRNA 2019-2021: si è passati da 1.829 persone con disabilità gravissima beneficiarie di un contributo per l’assistente familiare nel 2019, di cui 249 persone con SLA che si trovano nella fase avanzata della malattia, a 1.924 persone nel 2020, di cui 228 con SLA, fino ad arrivare nel 2021 a 2.066 beneficiari con disabilità gravissima, di cui 271 con SLA. Per maggiori informazioni, si veda l’Allegato 1 del PRNA 2022-24.
Entità della prestazione
Il contributo va da un minimo di 900,00 a un massimo di 1.200,00 euro mensili, in relazione al livello di complessità assistenziale, stabilito in sede di valutazione dalla UVMD (unità di valutazione multi-dimensionale) e può essere modulato in presenza di altre tipologie di servizi e prestazioni previste nel progetto di vita (es. frequenza di un centro diurno), ma anche sulla base delle risorse complessive disponibili per tale tipologia di intervento.
Per quanto attiene specificatamente le persone affette da SLA o malattie dei motoneuroni, per le quali è possibile prevedere un percorso assistenziale domiciliare, il contributo è pari a 1.650 euro mensili ed è destinato anch’esso a sostenere la spesa per uno o più assistenti personali, con regolare contratto di lavoro.
Requisiti
La soglia di reddito per l’ammissibilità al contributo economico è un valore ISEE per le prestazioni agevolate di natura socio-sanitaria non superiore a 60.000,00 euro.
Questo tipo di intervento non è compatibile con altri contributi economici erogati con le medesime finalità di sostegno alla permanenza al domicilio della persona con disabilità gravissima; in caso di ricovero della persona in una struttura sanitaria o sociosanitaria, l’erogazione del contributo è sospesa; può essere fatta eccezione per ricoveri di breve periodo (comunque non superiori a 60 giorni).
Per gli interventi con assistenti familiari, l’interessato sceglie autonomamente i propri assistenti personali ed è tenuto a regolarizzarne il rapporto di lavoro in modo formale, nel rispetto della normativa vigente. Per l’individuazione dell’assistente personale la persona con disabilità gravissima può ricorrere a:
- personale privato scelto dalla persona, con cui verrà stipulato un contratto di lavoro;
- soggetti autorizzati alla somministrazione, selezione e intermediazione di lavoro (nel qual caso la spesa ammissibile riguarda esclusivamente il costo del lavoro dell’assistente personale in somministrazione);
La titolarità e la responsabilità nella scelta e nella gestione del rapporto di lavoro è esclusivamente del richiedente. Sono riconosciute come rimborsabili esclusivamente le spese per la contrattualizzazione dell’assistente/i personale/i. A suo carico sono anche gli oneri assicurativi e previdenziali riguardanti gli assistenti impiegati, che sono ricompresi nell’importo riconosciuto. La persona con disabilità deve essere consapevole che l’assunzione di assistenti personali, in forma privata e diretta, comporta un suo impegno nel ruolo di datore di lavoro, con tutti i diritti e i doveri che ne conseguono, e che l’erogazione del contributo avverrà solo a seguito della regolarizzazione della tipologia contrattuale di lavoro prescelta.
Priorità di accesso
Gli eventuali criteri di priorità per l’accesso al contributo sono valutati, caso per caso, dalle UVMD sulla base di una valutazione multidimensionale della condizione di bisogno della persona.
Dove/come fare la domanda
Il riferimento per la presa in carico sono i servizi territoriali della Zona-Distretto o Società della Salute di residenza, attraverso il contatto con il medico di medicina generale, per una valutazione del bisogno da parte dell’equipe multidimensionale.
Durata
La Regione effettua un monitoraggio semestrale, al 30 giugno e al 31 dicembre di ciascun anno, in merito alla attuazione degli interventi previsti con le risorse per le disabilità gravissime.
Canale di finanziamento
Fondo Nazionale per le non autosufficienze + risorse regionali
Ente responsabile dell’erogazione
Zona-Distretto o Società della Salute di residenza.
Spesa sull’intervento
Totale del Fondo regionale per la non autosufficienza nel 2023: € 334.000.000,00